venerdì 27 giugno 2014

GF Giordana: il racconto di Davide Bianchi


Oggi ospitiamo Davide, atleta del

Rampi Club Brianza, che ci racconta la sua avventura 
alla durissima gran fondo Giordana.
Davide sta anche lottando
 per le primissime posizioni della classifica di categoria 
nella Coppa Lombardia!
Complimenti, le salite di questa manifestazione
fanno venire i brividi!

"Domenica gran divertimento ma, come al solito, che fatica! 
Sempre più convinto che il mio mondo siano le randonnée.
 Per me bici = divertimento, non "metterci meno tempo possibile per arrivare al traguardo". 
Non si può scollinare al Gavia e subito scendere 
senza neppure godersi il panorama e fare una foto... 
Mica salgo tutti i giorni al Gavia io!!

 Sabato gran sorpresa al ritiro pacchi gara, ho il numero 75! 
(sapevo di aver diritto a una buona griglia, 
ma non pensavo addirittura alla prima!).

Domenica mattina, quindi, parto davanti. 
Fino a Edolo dietro moto ad andatura controllata. 
Io tiro i freni, voglio tornare a casa con la pellaccia intera, 
invece ci sono i soliti pazzi che vanno a tutta... 
mi superano ciclisti con il pettorale 1500 e oltre! 
Ho anche rischiato di volare per terra, 
con la ruota posteriore sono passato sopra una borraccia vagante, 
ma il buon Dio ha guardato giù.

Da Edolo a Ponte di Legno non ho ancora carburato 
e quindi perdo molte posizioni.
Poi dal fondo del Gavia inizio la rimonta, se così si può dire, 
anche se negli ultimi 3 km dopo la galleria mi sento senza fiato 
a causa dell'altitudine e quindi salgo al rallentatore perdendo posizioni.
 Riesco comunque a scollinare, 
non mi fermo ai ristori e mi tuffo subito in discesa, 
senza perdere tempo per mettere la mantellina, visto che fa caldo.

Vado a tutta fino a Bormio e mi aggancio a un bel gruppetto, 
dove per fortuna c'è gente che ha voglia di tirare. 
Io resto a ruota e cerco di recuperare, mangiando il più possibile.
Ai piedi del Mostro mi fermo giusto il tempo 
di riempire le borracce e via, si riparte. 
Non lo ricordavo così ripido, gli 8km centrali sono terribili, 
vedere la pendenza media di ogni km ti demoralizza 
e scalarlo attorno a mezzogiorno non è il massimo della gioia!
Salgo come meglio posso, buttandomi in testa acqua di tanto in tanto 
e, piano piano, arrivo in cima. (1 ora e 26 minuti, meno di 8 km all'ora di media)

Anche qui non mi fermo e trovo un altro gruppetto 
che mi accompagna fino ad Aprica,
 dove decido di tagliare il traguardo del percorso medio. 
Il caldo e la fatica sul Mortirolo 
fanno passare la voglia di proseguire, 
le gambe ormai sono alla frutta.
Tempo complessivo 6 ore e 35 minuti, 
miglioro di più di 1 ora rispetto allo scorso anno, 
quindi posso essere soddisfatto!

Ora mi riposo un pò, prossimo appuntamento la Coppi a Cuneo!"



2 commenti:

  1. Bravo Davide! Ciclismo = divertimento!!

    RispondiElimina
  2. Davvero bravo, e non continuare a guardare i tempi e prestazioni di gente come il Willy, loro si allenano tutti i giorni seguendo programmi di caricio e scarico, e' quasi un lavoro.
    E come dice il Matteo l'importante e' divertirsi

    RispondiElimina