martedì 4 novembre 2014

Muro di Civate: i consigli di Roberto Bonecchi


Prima dell'arrivo della pioggia,
Roberto, armato di Gopro, va alla scoperta
del muro di Civate, una strada alternativa alla ciclabile.


Quindi da oggi gli allagamenti 
lungo la strada riservata ai ciclisti
non saranno più un problema per nessuno!

 Ecco il suo simpatico racconto:
 
"Ciclabile allagata ? 
Superstrada vietata ai ciclisti ?
 Nessun problema. 
Per andare da Erba verso Lecco 
è possibile passare da 'Il Muro di Civate' 
Basta imboccare il viottolo impervio 
che si incontra dopo il distributore di benzina.
Ma che razza di salita è? 
Siamo ben oltre il 20%... 
 32 metri di dislivello da superare tutti d'un fiato. 
Dopo lo strappo, una tranquilla simil-ciclabile
ci porta a Civate, per poi proseguire verso Valmadrera
 oppure verso la vecchia superstrada.
Questa scorciatoia è stata scoperta da Stefano
 che ne ha fatto la sua salita preferita!"
 
Posso testimoniare che, 
anche quando la ciclabile non è allagata 
(cosa rarissima, visto che per circa 11 mesi all'anno 
è invasa da un mega pozzangherone!!)
Stefano insiste per tagliare attraverso il Muro di Civate, 
magari ripetendolo anche un paio di volte per fare SFR!
Quindi attendiamo un suo commento in merito. :-)

Foto di repertorio per mostrarvi le condizioni della ciclabile di Civate






5 commenti:

  1. Ma stiamo scherzando!!!!! Io sto strappettino da niente non lo sopporto propio , una volta l'ho dovuto fare in discesa e ho ancora oggi gli incubi!!!

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  2. Il vero nome di questo strappetto è La Borima , sono anni che lo conosco e sono anni che lo faccio !
    Complimenti a chi riesce a farlo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Questo strappato lo conosco da 25 anni......Ma per farlo ci vuole forza esplosiva e non resistente...una sorta di MUR de HUY (più corto).....ci si cappotta anche in discesa.

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  4. C'è un solo consiglio da dare x questo strappo: EVITARE di farlo!!!

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